Luciana Coppola

Dopo la scuola elementare alla "Leopardi", dove ha continuato gli studi?

Abitando a via Tasso, dovevamo scegliere una scuola media che fosse raggiungibile da sola abbastanza facilmente e, quindi, mia madre scelse la scuola "Torraca",che si trovava al Vomero a Piazza Fuga, dove sta la Funicolare centrale, dove ci sono le scale che portano a San Martino. Si trovava in un palazzo e io la potevo raggiungere con il pullman 128, che passava da via Tasso e mi lasciava a piazza Vanvitelli, dopo di che dovevo fare un piccolo tratto a piedi e raggiungere la scuola. E quindi l'esame di ammissione che feci a questa scuola mi ricordo che andò tutto bene, tranne la prova di matematica, perché non riuscivo a capire il problema. Quindi ricordo questo pianto mio, che poi generalmente io non ho quasi mai pianto e invece poi piansi, perché non riuscivo a capire come si risolveva il problema, dopodiché poi mia zia me lo fece vedere a casa, invece all’orale poi feci una bellissima prova, e lì pure sono stata molto bene. A queste medie innanzitutto, perché ero autonoma, quindi la mattina prendevo il pullman e tornavo con il pullman, feci molte amicizie tra cui una in particolare: la mia compagna di banco, che aveva una nave e una barca a vela, e quindi mi portava spesso sulla sua barca a vela. E ricordo anche che quando c’era lo sciopero del pullman io da lì scendevo a piedi per la discesa di San Francesco e per le scale di San. Francesco e arrivavo tranquillamente a casa... All’esame di licenza media feci un compito di matematica bellissimo con rotazione di figura piana attorno a se stessa, e quindi capii che la mia strada era la matematica. Così nel frattempo avevo conosciuto il mio attuale marito Alfredo Gagliardi, che abitava a fianco a me a via Tasso, il quale già frequentava il primo liceo scientifico al "Mercalli", e mi invogliò ad andare a frequentare il liceo scientifico "Mercalli", mentre mia madre e mia zia mi volevano iscrivere alle magistrali, ma io mi rifiutai e dissi: "No, voglio andare al liceo scientifico, perché mi piace la matematica e voglio continuare questo percorso". Ho seguito bene i cinque anni del liceo e proprio l’ultimo anno poi il mio professore di scienze, che era una persona validissima, mi fece amare più che la matematica proprio le scienze, il laboratorio, la conoscenza quindi del campo scientifico. Io, sempre fidanzata con mio marito con varie vicende, in quanto ogni tanto mi lasciavo e mi fidanzavo con vari compagni di scuola, poi mi mettevo con mio marito, questo grande amore. Quindi, finito scelsi subito di iscrivermi alla facoltà di scienze naturali, anche se mia madre mi aveva proposto di fare il concorso, perché se lei fosse andata in pensione io sarei potuta entrare nel Banco di Napoli. Ma io già avevo le idee molto precise, volevo sposarmi presto, avere una mia famiglia, visto che da piccola non l’avevo avuta. Volevo avere subito dei figli e quindi non mi piaceva la vita che conduceva mia madre come impiegata, che usciva la mattina alle otto e tornava la sera dalle sei alle sette, quando faceva straordinario, per cui ero decisa a fare l’insegnante e intrapresi i miei studi appunto di scienze naturali, con grande piacere, con parecchi trenta e trenta e lode. Soltanto arrivata all’età di 22 anni, il mio attuale marito cambiò casa, andò via da via Tasso e prese una casa a via Pigna e decidemmo di tentare di avere un figlio, e così ci provammo ed io subito rimasi incinta e mi sposai che ancora non ero laureata ed ero già in attesa del mio primo bambino. Andai a vivere a casa loro, cioè a casa di mio marito, mia suocera, con la quale poi sono andata molto d’accordo, che poi mi ha cresciuto i bambini fino a che lei non è finita e loro vivevano anche con una cugina di mio marito, con il marito e tre figlie. Quindi io finalmente ho realizzato il mio sogno di vivere in una casa con tante persone, con tanti bambini, e sono stata bene lì, e poi subito, come sono nati i miei primi due figli, a distanza di undici mesi con due parti cesarei. Io, in un solo anno, aiutata sempre da mia suocera e anche da mia madre e mia zia, il lunedì andavo a studiare da mia madre, mi portavo il piccolino di tre mesi, lasciavo il bambino di un anno e qualcosa da mia suocera, studiavo, il venerdì tornavo a casa, rigestivo la famiglia e in meno di un anno ho fatto quattro esami che mi mancavano per la tesi: mi sono laureata con centodieci. Poi, subito, il primo anno ho cominciato ad insegnare e mi sono abilitata quando invece aspettavo mia figlia Giulia. E’ stato molto bello il giorno della laurea, perché avevo già mio marito e due bambini, mi ricordo che alla laurea venne il primo bambino che aveva 2 anni, quindi ho la fotografia col bambino in braccio. Ebbi la soddisfazione di avere il centodieci, per cui poi iniziai a lavorare al liceo "Labriola", insegnai matematica e fisica al liceo "Labriola" perché allora si poteva insegnare... La notte studiavo e il giorno facevo la mamma e l’insegnante. Poi dal liceo "Labriola"  feci l’abilitazione per le medie, perché dissero che c’erano più possibilità per entrare in ruolo, e quindi passai ad insegnare poi scienze, matematica alla scuola media. Per l’abilitazione ero di nuovo incinta, ed ebbi mia figlia, cioè chiesi di fare l’esame di abilitazione prima, perché dopo una settimana nacque mia figlia Giulia. Quindi io feci l’abilitazione una settimana prima di partorire, mi abilitai, quindi sono poi entrata nella scuola pubblica e ho tenuto mia suocera che mi ha seguito i bambini fino all’anno '80, poi però purtroppo mia suocera è morta con problemi cardiaci e io poi ho dovuto continuare da sola, però i bambini li ho sempre seguiti per la scuola e per lo sport, per la villeggiatura. Ho fatto un po' da padre e da madre, perché mio marito invece si è dedicato alla gestione della casa, a cercare di guadagnare di più per dare a noi un tenore di vita più alto, però in definitiva io ho vissuto molto da sola con i miei figli. Poi ringraziando Iddio, ognuno di loro ha preso la propria strada. Adesso il primo è sposato e vive a Roma, il secondo vive a Milano e convive, e la terza sta ancora con noi e non è ancora sposata, però è avvocato, lavora e quindi sono abbastanza soddisfatta della mia vita.