il primo, composto da blocchi edilizi di diversa altezza e composizione volumetrica, fu
realizzato su progetto dell’architetto Carlo Cocchia; il secondo, una raffinata
composizione volumetrica a volumi paralleli interrotti da un lungo corpo basso porticato,
è opera di Luigi Cosenza.
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Il rione Duca d’ Aosta
La qualità di questi gruppi edilizi è presente non solo nella giusta calibratura dei volumi e
degli spazi liberi interposti, ma anche nella chiara coerenza dei dettagli e delle finiture.
Molti di questi oggi sono stati malamente modificati o addirittura distrutti da rozzi
interventi di manutenzione o da trasformazioni abusive. Anche la colorazione che li
caratterizzava, il bianco luminoso tipico della architettura funzionalistica, è stata quasi
totalmente sostituita da colori dissonanti che hanno brutalmente devastato due esempi
rappresentativi della moderna cultura architettonica napoletana che, all’epoca, richiamò
l’interesse della stampa specializzata nazionale.
Lo sviluppo a Nord-Ovest del quartiere di Fuorigrotta è rappresentato dal Rione
INA-Casa di Agnano: progettato dall’ arch. Stefania Filo Speziale, è costituito da 29 edifici
ed è fornito di chiesa, centro sociale e di una scuola.