DA CASAPAGANI A GIACOMO LEOPARDI
La sepoltura della salma di S. Gennaro al Marcianum dà per certo che, nella zona di
Fuorigrotta all'inizio del IV secolo abitassero dei cristiani. Quest'ipotesi è avvalorata dal
fatto che la via che passava per il Marcianum proveniva da Pozzuoli dove i cristiani erano
presenti sin dal primo secolo e che lungo la stessa via, nella località d'Antignano, fu
trovata una tomba sulla quale vi era il monogramma di Cristo del tipo diffuso nel IV e V
secolo.
E' del 985 una pergamena avente per oggetto una divisione di proprietà in cui è descritto
un campo sito a "Casa pagana" nella zona di Foris Cryptae presso S. Vitale. Dal testo di
un'altra pergamena scritta nel 938 si evince che, nella zona di Fuorigrotta, presso
Casapagana vi era una proprietà rurale dei monaci del monastero napoletano dei SS.
Severino e Sossio e che per il villaggio passava una via pubblica. Casapagana, quindi,
doveva trovarsi lungo la via che da Marcianum portava alla Cripta nel tempo in cui la via
collinare decadde, per questo motivo, mentre Marcianum e Annianum (l'antica Agnano)
avevano avuto origine da un praedium d'epoca romana, Casapagana, invece, aveva origini
medioevali.
Nel 1055 la zona di Fuorigrotta era amministrata dal conte normanno d'Aversa Riccardo
I, infatti, nel testo di una pergamena datata 1055 e firmata da Riccardo è scritto che si
concede all'Abate di S. Lorenzo d'Aversa la chiesa e il monastero di S. Michele Arcangelo
con tutte le sue vaste dipendenze e proprietà. Nel testo il monastero è denominato
"Sancti Archangeli terraczani..." ed è detto che esso è ubicato nelle parti di Napoli, a
Fuorigrotta sul monte che sovrasta il lago d'Agnano. Il colle citato è quello di Monte S.
Angelo dove, effettivamente, sono stati trovati i ruderi di un edificio sacro.
E' in questo periodo, probabilmente, che la zona di Fuorigrotta - come quelle d'Agnano,
Pianura e Soccavo - passò dalla Diocesi napoletana a quella di Pozzuoli, per due motivi: il
primo è che nel medioevo queste località erano più facili da raggiungere da Pozzuoli
anziché da Napoli; il secondo è che già dalla fine del quarto secolo le circoscrizioni
ecclesiastiche si andavano sempre più uniformando alle divisioni amministrative per cui il
Vescovo, esercitava la sua autorità nell'ambito di un territorio che era quello di una città
con i suoi villaggi e le sue campagne.
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