Infatti, all'inizio del Settecento buona parte dell'agro flegreo era in mano ai grandi ordini
religiosi, che spartivano i latifondi in numerosi contratti enfiteutici e in masserie, mentre
ampie estensioni di terreno erano utilizzate a pascolo o ricoperte di boschi.
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Via Consalvo
La forma di insediamento più diffuso nei Campi Flegrei è la casa isolata monocellulare o
pluricellulare costruita su poderi di estensione inferiore a un ettaro. Ed è caratterizzata da
una terrazza di copertura in battuto di lapillo oltre che dalla presenza di un cellaio rustico
e di un piccolo forno per la panificazione. Questi insediamenti, relativamente recenti,
sono dovuti al frazionamento delle grandi proprietà fondiarie mentre, in precedenza, il
tipo prevalente era rappresentato dalle grandi mas-serie e cioè un insieme di case e di
fondi rustici ad esse pertinenti.
L'elemento principale di queste fabbriche era costituito dal grande cortile interno,
circondato da muri o da rustici e al quale si accedeva da un unico ingresso protetto.
La Masseria era prevalentemente a due piani con scala esterna di collegamento e fra le
strutture di servizio vi erano il grande cellaio per la conservazione del mosto e la cisterna
interrata per la raccolta e la conservazione dell'acqua piovana.