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I pannelli che ornavano il fregio, opera di Nicola Fabbricatore al quale fu affidato l'incarico dall'allora Presidente Vincenzo Tecchio, furono salvati dalla demolizione per espressa volontà dello stesso De Luca.
Il Kaaba o "Cubo d'Oro" era il padiglione destinato ad accogliere la Mostra delle attività che l'Amministrazione Fiduciaria Italiana per la Somalia andava svolgendo in quelle terre. Esso sorge su una collinetta e ha preso questo nome dalla sua mole verde-aurea ornata di mosaici dorati.
La pianta quadrangolare, le facciate, i bassorilievi, richiamano lo stile primitivo della civiltà di Axum, l'antica capitale dell'Etiopia, e danno al monumento un'imponenza un po' misteriosa. Nel suo interno si trova un grande affresco rappresentante "Giulio Cesare a cavallo", opera dell'artista Giovanni Brancaccio.
La "Fontana dell'esedra", progettata dagli architetti Carlo Cocchia e Luigi Piccinato, si compone di un viale in leggera pendenza lungo 350 metri e largo 120 m. lungo il qua-le vi sono 24 vasche circolari.
Alla sommità 76 grandi vasche formano un'esedra del raggio di 60 m. decorata da eleganti formelle ceramiche di Peppe Macedonio. Tutt'intorno a farle da splendida cornice ottocento alberi di alto fusto in prevalenza lecci e pini.

La Kaaba o Cubo d'Oro
Gli Uffici. Arch. M. Canino