L'architettura è volumetricamente semplice e porta inseriti nei punti più importanti della
composizione elementi decorativi di classica ispirazione. Nel Salone d'Onore del Palazzo
troviamo un grande affresco di Emilio Notte: "La Sibilla Cumana", caratterizzata da un
notevole vigore plastico, e un'opera di Franco Girosi raffigurante l'allegoria dell'
"Apporto del Lavoro italiano alla civiltà del Mondo".
Il ristorante della Piscina, progettato da Carlo Cocchia, racchiudeva "In un unico
complesso due ristoranti, il caffè, la terrazza giardino e la piscina. L'insieme è concepito in
funzione della piscina: difatti è interessante notare come il progetto, onde permettere dal
ristorante una visuale com-pleta sullo specchio d'acqua sottostante, non si sia limitato a
ridurre le strutture murarie al minimo compatibile, ma abbia altresì sistemato la sala da
pranzo per gradoni proprio come per assistere ad uno spettacolo. Enrico Prampolini vi
decora la facciata con "plastici" e "polimaterici". E' un'opera che spazia per la sua
freschezza e dinamicità. Al grande pittore, si deve l'estensione della poetica futurista nella
scenografia teatrale, nella regia e nel cinema.
4/10
Il Teatro con il Palazzo dei Congressi e quello
dell'Arte fu costruito per assolvere la funzione di
ambiente di rappresentanza. Si compone di tre
elementi principali: un grande teatro, un salone
per le feste e congressi con annessi uffici e,
all'ultimo piano, una serie di sale per mostre
d'Arte. L'architettura dell' edificio è degli architetti
Nino Barillà, Filippo Mellia, Vincenzo Gentile e
dell'ing. Giuseppe Sambito, i quali vinsero un
concorso espressamente indetto. Gli allestimenti
interni sono dell'arch. Luigi Piccinato. La
decorazione a encausto del portico è dei pittori
Pietro Barillà e Alberto Chiancone.
Il Teatro col Palazzo dei Congressi