Situato proprio di fronte alla tomba del Leopardi, il bar di Don Salvatore Bilot-ta era frequentatissimo dalla più varia ed intraprendente gioventù fuorigrottese e per oltre un cinquantennio non chiuse mai i battenti, tanto che il proprietario soleva affermare seraficamente che esso chiude-va soltanto in caso di morte. Ed era vero!
Esso fu il classico caffè di notte e giorno, ove si giocava a biliardo, e non vi fù nessun fuorigrottese che non l'abbia frequen-tato, anche soltanto per gustare il famoso caffè con la mosca ed anice che il Bilotta preparava con cura particolare.
Oltre questo, nella piazza si affacciava anche il bar Agrillo, attrezzatissimo e fornito anche questo di un biliardo. Qui si radunava un gruppo di giocatori sui quali primeggiava il figliolo del proprietario, Vitale, allora studente in medicina. Aveva classe, stile e precisione tanto che molte volte si misurava in gare avvincenti con i più abili giocatori di Napoli, riportando, spesso, clamorose vittorie.
Nei caffè i fuorigrottesi vi si riunivano anche per organizzare i solenni festeggiamenti in onore San Vitale, che a quel tempo rappresentavano non solo un rito ed una fede, ma anche una antica, bellissima tradizione in cui tutti si impegnavano per una buona riuscita.


LO SPORT

Nel 1923 il fuorigrottese Girolamo Maresca fondò l' "Unione Sportiva Fuorigrottese" che alla sua morte divenne "Circolo Sportivo G. Maresca". Questo si occupò di organizzare competizioni sportive e in particolar modo curò il ciclismo. A Fuorigrotta, infatti, si sono svolte anche gare a livello nazionale. La gara più importante fra tutte era il "Gran Premio d'Apertura" ad uno dei quali partecipò anche il campionissimo Fausto Coppi. Ma vi parteciparono anche Leone, campione dei dilettanti; Chiappini, campione del Lazio e i fratelli Magini.
Il 1929, invece, fu l'anno di nascita del gioco del calcio. La prima squadra di calcio locale fu la Pro Stella che si serviva come campo di uno spiazzo situato su via Nuova Bagnoli.
L'anno successivo si costituì una seconda squadra: la Duca d'Aosta il cui campo si trovava in via Gabriele Rossetti.
7/8